26 marzo 2010
Lavoro o riposo Domenicale ? necessità o abuso ?
Soffermiamo oggi la nostra attenzione per una riflessione su un argomento di grande interesse per tutti: il lavoro “domenicale”.
Pensate davvero che sia giusto salvaguardare “maggiormente” in alcuni ambiti il lavoro domenicale? Credete che sia possibile recuperare ancora questo giorno di “riposo”, che per la maggior parte dei cittadini “europei” è ancora ritenuto il giorno di riposo settimanale? ritenete sia giusto il recupero del suo “valore” originario per consentire alle famiglie di “ritrovarsi” e ai cittadini di realizzare attività culturali, spirituali e sociali? o pensate che ormai tutto ciò sia anacronistico o fuori luogo ?
Forse la volontà crescente di “incrementare” i consumi, anche in tempo di crisi, ha fatto si che si perdesse il “valore” originario di questo giorno?
In questi giorni a Bruxelles è partita una campagna per garantire a tutti il giorno di riposo e quindi “recuperare” ladomenica rendendola “libera dal lavoro”; in una conferenza ospitata dal Parlamento europeo è partita l’iniziativa promossa da parlamentari europei (Thomas Mann, eurodeputato tedesco in primis e anche italiani ) che hanno lanciato una iniziativa a cui hanno aderito anche le Associazioni cristiane dei lavoratori italiani (Acli), con il sostegno di vari sindacati e rappresentanti delle Chiese europee. L’niziativa è stata lanciata anche su Face-book (che se pur in lingua tedesca) conta già l’adesione di circa 13 mila persone di diverse nazionalità .
Ricordiamo che in Italia più di un milione di persone lavorano nel weekend per “necessità”!
Già in occasione di vari rinnovi contrattuali (terziario ), ci si è battuti per una regolamentazione delle domeniche lavorative… ma il processo di “liberalizzazione” avviato dalla Legge Bersani ha scatenato un vero “far west” al suo utilizzo (insomma un vero “abuso”!); a fronte delle aperture degli esercizi commerciali dobbiamo purtroppo rilevare l’utilizzo improprio nell’impiego di giovani lavoratori praticamente “obbligati” al lavoro domenicale senza alcuna maggiorazione né tutela(*).
Insomma è auspicabile secondo voi un “sensibile” ritorno alla Domenica “libera” da dedicare ai figli e alla famiglia? dedita al riposo o al tempo libero? o tutto ciò ormai risulta davvero anacronistico e fuori dal tempo?
(*) Rileviamo che per gli addetti ai servizi commerciali e del turismo si sono stabiliti dei “paletti” per arginare il fenomeno (maggiorazione minima del salario del 30% con limitazione massima dell’impiego lavorativo in relazione alle aperture stabilite) e anche alcune esclusioni dal lavoro domenicale, prima inesistenti .
Scritto il 27-3-2010 alle ore 18:54
Carissimo Francesco, perdonerai questa mia incursione, ma l’argomento che proponi è davvero interessante.
A mio parere, il recupero della domenica come giorno libero è, non solo un segno di civiltà ma soprattutto un argine ai turni frustranti (7 su 7)cui sono sottoposte tante persone che non hanno potere e forza di ribellarsi.
Capisco il lavoro in fabbrica dove la turnazione diventa elemento indispensabile della produzione
(con riposo compensativo e maggiorazione,ovviamente!), davvero odioso è invece pensare come la domenica per alcuni soggetti, sia diventata il settimo giorno lavorativo.
Scritto il 27-3-2010 alle ore 21:30
Ritengo l’argomento davvero attuale e davvero interessante .Personalmente penso che sia davvero giusto salvaguardare “maggiormente” in alcuni ambiti il lavoro domenicale.Che fine hannno fatto le belle domeniche che passavamo in serenità in famiglia al riparo da schiamazzi traffico centri commerciali e altro?Il lavoro penso di domenica sia davver un abuso e il consumismo ha colap su questo
Scritto il 28-3-2010 alle ore 09:14
L’argomento è davvero molto interessante, anche se forse bisogna evitare tentazioni semplicistiche (che abbiamo tutti, in quanto l’idea di un ritorno a certe domeniche di una volta è umanamente allettante)
senza scomodare i servizi essenziali, l’impagabilità di alcune abitudini … il caffè espresso + giornale alla domenica mattina (o l’aperitivo) presuppone l’esistenza di qualcuno che faccia il caffè (o l’aperitivo), porti e venda i giornali etc. etc.
l’infelicità dei lavoratori della distribuzione fa il paio con la comodità dei lavoratori degli altri settori di poter avere un giorno da shopping o magari semplicemente da compere utili …
interrogate certe massaie di una volta sul massacro del pranzo domenicale e riti aggregati (le casalinghe lavorano, eccome): non so se vi diranno che era meglio prima …
e si potrebbe andare avanti
detto questo, per mera obiettività, non è male che (domenica sì o domenica no) si rifletta su come recuperare spazi liberi (e possibilmente condiviso) senza che il “business” diventi troppo invasivo nelle nostre vite
(per non contraddirmi, spengo subito il pc e vado a dedicarmi a …
)
PS (prima di spegnere) bisognerebbe anche pensare se gli spazi recuperati non siano subito dopo invasi da nuovo business del tempo libero etc etc … insomma, ancora una volta il problema è culturale
a me sembra che la domenica più che avercela fregata qualcuno ce la siamo anche un po’ giocata da soli …
Scritto il 29-3-2010 alle ore 11:19
Usando un metro tutto mio, posso dire che provo soddisazione quando il centro commerciale che ho sottocasa è aperto anche la domenica. Riesco a fare la spesa senza fretta e senza lo stress di sentirmi circondato da centinaia di altri clienti che come me si riducono a fare al spesa di venerdì o sabato. D’altro canto per tutto il periodo estivo nelle cosiddette località a vocazione turistica e nelle citta d’arte per tutto l’anno chi rinuncerebbe ad avere i servizi disponibili ed aperti anche la domenica? Forse bisognerebbe intendersi cosa si intende per “riposo”. Ci stiamo felicemente avviando a godere delle meraviglie dell’informatica e potremo fare cose, stando in luoghi imprecisati e in tempi indeterminati. Basta pensare alla grande rivoluzione che sta interessando la pubblica amministrazione alla quale si accederà 24 ore su ventiquattro lasciando alla immaginazione di chiunque il significato di “tempo”.
Scritto il 24-4-2010 alle ore 00:48
E’ terribile. Io faccio questo lavoro ed è davvero schifoso..nn si ha più un giorno libero perchè il giorno di recupero nn lo da quasi nessuno (almeno nella ns realtà palermitana). Abbiamo anche noi delle famiglie, dei figli e vorremo passare con loro del tempo come tutti gli esseri umani del mondo. Perchè per noi nn deve essere così?? Vorrei che qualcuno me lo spiegasse….perchè siamo più sfigati degli altri?? Non ci interessa aver pagato lo straordinario (che è davvero ridicolo e quando hai la fortuna che te lo pagano!!!!), vogliamo stare a casa con le ns famiglie!!!
Dopodomani sarà il aprile…è prevista apertura, la prossima settimana è il 1 maggio, è prevista apertura…per la festa dei lavoratori….non è una beffa bella e buona….è una necessità o un abuso…..a voi la risposta..la mia è…..ABUSO!!!!
Scritto il 11-5-2010 alle ore 14:57
ricordo che quando fu chiesto a noi delegati sindacali di votare a favore della domenica “lavorativa” nessuno alzò la mano e quando fu chiesto di esprimere la propria opinione molti di noi si misero in contrapposizione su quanto proposto dalle tre confederazioni tant’è che raccogliemmo le firme per testimoniare il nostro dissenso.. ma non servì a nulla.. sono molto amareggiata perchè ho visto che la voce di tantissimi delegati (in quella sede eravamo la stragrande maggiornaza!) non è stata ascoltata ed il sindacato ha fatto passare questa modifica.. ora la domenica è un giorno qualunque.. e lavorativo..
Scritto il 12-5-2010 alle ore 11:31
Sono un CDL e seguo un’azienda che si occupa di animazione turistica: indicare la domenica come giorno di riposo è impossibile. Come sempre in Italia il tutto deve essere sempre interpretato e come sempre è soggetto ad abuso. Al di là delle maggiorazioni e recuperi di riposo, ritengo che bisogna considerare il tipo di lavoro che si svolge per poter indicare la domenica come giorno di riposo. Tempo fa sono stato in Giappone a Tokio, lì tutti lavorano 7 giorni su 7, ovvero ogni giorno la città presenta intrattenimento per tutti in modo che anche chi ha il martedì libero può divertirsi senza problemi e non come avviene in Italia che il sabato sera è sacro e la domenica tutti vogliono riposare. Secondo me è solo questione di organizzazione del lavoro.
Scritto il 15-1-2011 alle ore 03:57
CHIUDETE I CENTRI COMMERCIALI LA DOMENICA
Buongiorno sono Anna ho29anni, vivo in Piemonte e lavoro in un ipermercato dall’età di 18,mi da vivere e non lo disdegno, ma ho perso tutti gli anni più belli.Quando tutti gli amici organizzano per il week end e tu sai che non potrai partecipare,quando non ti prendono più in considerazione perché sanno che tanto non potrai esserci ed esci dal circolo delle amicizie;la gente “normale”,almeno che non svolga un lavoro d’importanza primaria, lavorano da lun. a san. e la dom. sono casa ed io invece ho riposo solo in sett.11anni che lavoro e non hoMAIfatto un sab.odom. a casa.Questo perché le turnazioni non sono tutelate.Prima potevo sopportarlo, ma ora che sono sposata con un figlio ,capisco quando sia importante la DOMENICA; quando sono in ferie scopro quanto sia bello trascorrerla in compagnia del mio bimbo,di mio marito e amici, facendo gite e quant’altro si possa fare.La vita coniugale è compromessa, dal momento che mio marito è a casa durante il fine sett., non abbiamo più un giorno in famiglia,un incubo.Si tiene aperto perché si dice sia zona turistica, ma secondo il mio modesto parere, invece di incentivare la visita dei luoghi,il turismo lo si fa all’interno degli esercizi.Potrebbero tenere aperte le attività in città se proprio si volesse, che garantirebbero il servizio,aiutando a riequilibrare il piccolo mercato, spesso destinato alla chiusura schiacciato dai grandi magazzini;così finalmente si rivedrà il centro con vetrine allestite e non solo grandi cartelli “AFFITTASI”,oppure tenendo aperto a turni.Ricordo da piccola i supermercati erano chiusi il merc.e dom.tutti siamo sopravvisuti;Torniamo ai sani principi di una volta e non a questa sete di soldi che attanaglia i giorni nostri… La cosa che mi da più sconforto è che alcuni bimbi, non sappiano nemmeno che le uova le facciano le galline e che l’insalata venga dall’orto, ma pensano che cresca tutto nei supermercati, perchè i loro genitori invece di portarli a giocare nel verde,insegnando loro la vita, costringono i loro figli a vivere la loro infanzia giocando tra le corsie di questi,VERGOGNA!!! Cari italiani pensate che sia un bene, ma in realtà è diventato un obbligo acquistare la dom.perchè si sono persi i veri valori,compriamo per colmare i vuoti che ci da questa nuova società, basata solo sul consumismo e niente più.Poi non parliamo degli orari di questi esercizi dalle 8 alle 22 (e oltre)orario continuato,gli stipendi da fame, ma qui si aprirebbe un altro paragrafo, quindi concludo qui. Mi appello a tutte le cariche che possono fare qualcosa per salvarci, AIUTO!!!!
“un domani, nella mia stessa situazione, potrebbe essere vostro figlio, un vostro caro o addirittura voi stessi…”. (RIFLETTETECI)
firmato donna,moglie,mamma
Scritto il 15-1-2011 alle ore 20:52
Sono d’accordo con Viviano. Le lamentele di Anna sono ingiustificate. Personalmente per 20anni sono stato in turno in una struttura ospedaliera (ovviamente aperta 24h – 365 giorni all’anno con turni che non tenevano conto delle domeniche o delle festività in genere, e se i miei figli dovessero lavorare su turnazioni non mi dispererei. Certo sono un uomo e forse per me è diverso; allora forza con la fantasia, si studi come garantire alla madri lavoratrici servizi a supporto della famiglia, ma non chiudiamo i centri commerciali la domenica. Anzi apriamoli anche nei luoghi che non sono turistici.
Scritto il 16-1-2011 alle ore 04:11
Caro Bartolo, ma tu hai lavorato in ospedale ed è giusto che garantisca l’apertura 24 ore su 24 365 gg l’anno, perché si tratta di vita e di morte, ma il supermercato che vende cibo è aperto dalle ore 8.00 alle ore 22.00 da lunedì a domenica e non capisco come una famiglia possa morire di fame se per 34 ore l’esercizio rimane chiuso… Il consumatore potrebbe contare su ben 14 ore giornaliere da lun a sab per fare acquisti, per un totale di 84 ore settimanali, penso che si possa comprare qualcosina per sopravvivere la domenica senza deperire, no?!?! Io ti assicuro che di domeniche, tranne quando sono in ferie, non ne faccio nemmeno una a casa, non credo che un infermiere o medico che sia lavori tutte le domeniche dell’anno. Ora il mio bimbo ha 25 mesi e viene tenuto dalla nonna e posso vederlo, quando andrà all’asilo,alla scuola elementare ecc. l’unico giorno a casa sarà appunto la domenica ed io non ci sarò mai a passare un intera giornata con lui e per non parlare delle festività… Sai dove mi trovavo la mattina del santo Natale mentre il mio bimbo si apprestava ad aprire i suoi regali?!e mentre tutti si sedevano a tavola per concedersi un piacevole pranzo in compagnia?!? Ero al carissimo supermercato in una freddissima pescheria a fare dalle h5.30 alle 14.30 per vendere pesci a quei quattro imbecilli che vogliono comprare il cibo fresco per il loro pranzo, doppiamente imbecilli, perché fresco non è, perché l’ultima consegna della merce è stata fatta il 23/12 mattina, quindi comprarla il 23,24 o 25 è la stessa identica cosa e lo stesso discorso vale anche per le domeniche, l’ultima consegna è sempre di sabato mattina. Quindi rimango sempre della mia idea e non trovo nulla di ingiustificato nel mio sfogo, chiudete i centri commerciali e che gli italiani imparino a fare la spesa doppia e che nei giorni di festa si dedichino alla propria famiglia andando a fare un bel giro all’aria aperta e se proprio di vuole tenere aperto che si faccia un po’ per uno, non sempre i soliti sfogati a fare turni massacranti, anche se comunque non capisco la necessità… Ora ti saluto perché domani mi aspetta un bel 7.00/13.00 15.00/21.00 (meno di un’ora per godermi mio figlio, perché alle 14.00 va a fare il sonnellino, fai voi… Che tristezza…)
Scritto il 20-2-2011 alle ore 19:54
Concordo con Anna, è 23 anni che lavoro nel commercio e da 8 nella grande distribuzione. Prima la Domenica era sacra! Adesso è del commercio, ma non di tutto il commercio solo della Grande Distribuzione. Sempre più centri commerciali aperti tutto l’anno e sempre meno negozi. Questo non è “commercio” è solo fare soldi!!!!!
Buona spesa a tutti coloro che non lavorano la domenica!!!!
Scritto il 8-4-2011 alle ore 16:41
D’accordissimo con Anna.Lavoro in un centro commerciale da sei anni ed oramai anche io il week end libero lo vedo solo quando sto in ferie.Son del parere che Bartolo faccia confusione tra lavori.Ce ne sono di fondamentali anche di domenica,come gli ospedali,e ce ne sono di superflui sempre di domenica,come il mio.Ho trent’anni e ricordo che da bambino giocavo sotto casa o comunque all’aperto.Ora i bambini crescono nei corridoi dei centri commerciali,senza godere dell’aria aperta ma solo di quella condizionata.Ed i loro genitori non sanno più come sfruttare decentemente il tempo libero.Prova ne è il fatto che:c’è brutto tempo e allora ci si rinchiude nel centro commerciale perchè fuori non si può stare,c’è bel tempo e ci si rinchiude lo stesso perchè fuori fa caldo.Io penso che la gente sia stata”abituata”a questo stile di vita.Anche perchè prima si sopravviveva benissimo.Poi,vivo in un’area dove ci sono CINQUE centri commerciali in linea d’aria: secondo voi qualcuno ha proposto la turnazione tra loro delle aperture domenicali?Non sia mai: e la concorrenza dove la mettiamo?Sulle spalle di chi lavora,ovviamente.Che dovrebbe esser grato di quella misera maggiorazione domenicale….
P.s.
Dall’anno scorso anche noi lavoriamo il Primo Maggio: mi sa che a sto giro il primo giorno del prossimo mese sarò a casa ammalato.Quando è troppo è troppo
Scritto il 9-4-2011 alle ore 22:22
lavoro da 10 anni in un centro commerciale(famosissimo)contratto a tempo indeterminato 38 ore settimanali con domenica compresa,ora stanno cambiando tutto,gli addetti vendita devono lavorare tutte e dico tutte le domeniche e andare anche in cassa,io mi azlo alel 4:30 rompermi la schiena sui banchi a caricare e ora mi obbligano anche ad andare in cassa e fare un pò e un pò,perchè non possono piu permettersi l’agenzia interinale per le cassiere la domenica?CHIUDETE CACCHIO!oramai il colore rosso sulle domeniche eiste solo sul calendario…ciao..
Scritto il 2-10-2011 alle ore 18:29
secondo me bisogna lavorare per non più di sei giorni alla settimana per non più di otto ore al giorno.siccome l’Italia è un paese a tradizione cristiana,e quindi anche chi è ateo o di altre religioni in genere lo considera il giorno del riposo dal lavoro(e secondo me anche lavori domestici bisognerebbe farne il meno possibile),quello in cui ritrovarsi con i propri familiari,parenti e amici,il giorno da garantirsi libero è la domenica(possibilmente anche il sabato che ne è la vigilia).io preferisco non avere ferie,ma non lavorare domenica,pasqua,natale,ognissanti,capodanno,ferragosto,la festa della repubblica e quella dei lavoratori.
Scritto il 18-1-2012 alle ore 11:32
io lavoro presso un discaunt in un centro commerciale adesso vogliono tenere aperte le domeniche ma il mio contratto è di 6 giorni tra cui uno di riposo dovrei fare 25 ore alla settimana, prima ero assistente di filiale ho dovuto chiedere il demansionamento perchè lavoravo anche tutto il giorno per di più dal lunedi alla domenica senza il giorno di riposo ho due bambine una di 10 anni e l’altra di 5 non riuscendole più a vadere sono andata in crisi depressiva quando hanno incominciato a dirmi tu vuoi più bene al lavoro che a noi due ora essendo 25 ore alla settimana e i miei turni spesso e volentieri finiscono anche alle 21.30 io non riesco a vederle lo stesso perchè vanno a scuola ed asilo e alle 21 sono già a letto se poi devo lavorare anche di domenica io quando stò con le mie bambine?e mio marito deve essere un vedovo sposato quindi anche mammo? visto che c’è gente che vuole avere i negozi aperti anche la domenica perchè non vanno loro a provare però devono avere figli che soffrono per la mancanza del genitore visto che a casa non c’è mai per il lavoro so di persone che sono via sempre per il lavoro però durante le feste sono a casa con i figli e marito o moglie chi va a fare la spesa di domenica è un’emerito egoista e non ha rispetto per gli altri.ora provate a risporndermi se ne avete il fegato tanto finchè la gente non ha i soldi l’economia non gira provatelo a spiegare al professor monti,i sacrifici non li devono fare solo i cittadini buttiamoli giù tutti e mettiamo su persone che in qusto periodo non arrivano a fine mese con uno stipendio di 1200.00 euro e vediamo se risaliamo con l’economia
Scritto il 23-6-2012 alle ore 10:00
da sempre ( 34 anni)lavoro per turni e pertanto anche la domenica e le feste comandate ma con questo ho tirato su famiglia, e forse visto che il lavoro per turni e festivo prevede quattro soldi in più che mi facevono comodo ho guadagnato di più. Pertanto tutta questa tragedia nel lavorare i festivi non la vedo, se poi per colpo di c….. magari una delle mie figlie viene presa per il solo lavoro festivo sarei altrettanto contento oltre che avere la comodità del negozio aperto quando ti serve saluti
Scritto il 24-6-2012 alle ore 11:49
Mi riferisco al post di GABRIELE 23/06/2012
“Da sempre ( 34 anni)lavoro per turni e pertanto anche la domenica e le feste comandate ma con questo ho tirato su famiglia, e forse visto che il lavoro per turni e festivo prevede quattro soldi in più che mi facevono comodo ho guadagnato di più. Pertanto tutta questa tragedia nel lavorare i festivi non la vedo”
Beato te coro che non vedi tutta questa “TRAGEDIA”,per me che non prendo nessun supplemento festivo e ogni giorno è come un’altro ed in più ho perso il piacere di avere una vita sociale e divertente con amici,marito e figlio certo che la vedo la tragedia e come. Se tu sei felice e soddisfatto non è detto che lo siano anche gli altri… Quindi non giudicare perché non tutte le realtà sono rose e fiori come la tua, di piuttosto che sei appagato da ciò che hai fatto in questi 34 anni perché sei stato fortunato a trovare un posto di lavoro dove probabilmente ti rispettano,ma non dire che non vedi tragedie perché in realtà esistono Gabriele!!!!
Scritto il 25-6-2012 alle ore 01:43
Ah…dimenticavo… Sempre riferito al post di Gabriele. Rimane sempre il fatto che tu sei un uomo e io donna e non ho solo il compito di portare a casa quei pochissimi soldoni che mi danno,ma devo fare anche la casalingo con tutti i lavori che comporta,la mamma e la moglie. Quando????!! Se non ci sono mai?! Oggi è domenica lavorato dalle 12 alle 21,arrivata a casa,marito e figlio già a dormire,una tazza di latte,4biscotti,15minuti di TV e poi pulizie di casa,piatti da lavare,caricare lavatrice ora mi faró una doccia e si saranno fatte belle che le 2 di notte. Domani sveglia alle 8 portare bimbo all’asilo poi alle 9 si torna a lavorare 9-13 15-20.30. Belle soddisfazioni!!!!